Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/406

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38o sura de’ tempi e delie vicessitudini somminisU*ato allo Stato di Amalfi uii braccio niente indifferente per aitesa e conservazione di esso. La sua popolazione attuale non offre che circa 4^^ abitanti ripartiti nella classe de’galantuomini, montanari e pastori, i quali disseminati fra vicini villaggi passano la loro vita campestre in una imperturbabile solitudine e quiete* Il risuonante belar degli armenti fra qqelte Golline, sembra Y unica voce che rompe il silenzio della natura. La coltura de’ boschi, selve e vigneti somministra non lieve emolumento ai naturali del paese, ricavandole legni per la costruzione delle fabbriche, doghe per le botti, e carboni. I vini atteso la fredda temperatura del clima sono leggieri e di poco pregio al contrario le castagne sono saporosissime, e le ricotte molto squisite e decantate. Le sue colline abbondano della caccia di lepri, volpi, lupi, starne y quaglie, colombacci e falconi imperiali (i). Infine Tramonti fa per istemma sua particolare una scudo con tre monti (molto allusivo alla sua posizione) e sormontati da una mezza luna montante,^ (i) In tempo dell’ini pera lor Fadcrico II. la caccia de* falconi imperiali fatta in questo luogo yemya a lui riserbata y ewcndeoe questo sorrauo molto rago.