Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/439

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41 i Pretesero sotto al re Roberto d^ inalberare negli arma«Ululiti navali una bandiera propria e particolare tutta differente da quella del ducato di Amalfi; ma tale pre* tensione fu loro contrastata dagli stessi Amalfitani, come ripugnante alloro dritti. Laonde con uno statuto dello stesso re fu soffogato il progetto (i)* Questa contrada fu invasa dalla flotta pisana, forte di 4^ galee, allorquando lo sventurato Corradino si mosse al possesso del regno, scrivendo il Collenuccio (9): 9L Corradino mosso dalP esortazioni di Enrico ) e consi» gliatosi con suoi; menando seco il duca d^ Austria suo» coetaneo, e parente, entrò in Italia, e venne a Ve-^» rona: e quivi aspettò tanto, cke tutto T apparato della n guerra per mare e per terra fu in punto. Poi col ùl* T» Tore de^ Veronesi e de* Pavesi, si condusse in riviera di i> Genova nelle terre de* gentiluomini del Carretto, ed» indi sopra le galee de* Pisani se ne venne a Pisa. Men^» tre che stette in Pisa, si congiunsero con lui gran» numero di Gibellini, Lombardi e Romagnuoli: ed il» conte Guido di Montefeltro parti d* Urbino, e venD ne ad unirsi con lui. — In qualmente la guerra si rup (1) Aobertus ec. ec. Decerni^us et defiaimus, quod praenomiDati Positanenses.in praesentis eseoliis, et armatis cam ad iUas accesseirint deferant ^ et deferre penitua debeant prout oonsnev^ruiit» et praefertur ab haetemis in ipsoniin faleU» yaaùqoe nMiritipi^ baiuìe*riam | ad arma integra di(;taje civitatis Amalfiae «nibil in eis mutato penitus addito etiam vel subtracto ec. Datum Neapoll per lohannem Grillam de Salerno A o. Dom. i335 die 4 ootobr. ind. IV. Regnor/, noitror. an. XXVII. ( Ex r§gisU R^g.Robert, an, i33f Ut. D. foL tS.y (a} Pandolfo CoU€uu<;cio pag^iiOi