Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/461

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455 phim carceri mancipandos misit* Morto nel laSo in Paglia rimperator Federico (i); la Romana chiesa, gli ecclesiastici, i pontefici e la Lombardia aspramente tra* un concilio contro l’imperatore. Uaa moltitudine di Cardinali 8^ imbarcano sulle navi genovesi dal papa stipendiate. Federico scrisse im* mantinenti al bastardo re di Sardegna Enzio suo figliuolo di allestì* re una flotta pisana 9 debellare quella di Genova e fare rappresaglia di quanti prelati quivi si rattrovassero imbarcati sentenziando in cotai guisa» Omnes Praelati^ Papa jubente vocali» Et tre$ Legati veniant huc usque ligati. Enzio prontamente esegui l’imperiale comando, inviando una for^ te armata di 60 vele, che sconfisse (piella di Genova e quanti prelati si rattrovavano furono infamemente carcerati. I tre Legati apostolici furono mandati ali’ imperadore, i cardinali spediti in Amalfi, e molti altri vescovi inviati nelle prigioni di Napoli e di Puglia. E se Ludovico IX re di Francia ( detto poi il santo } non avesse colle sne minacce fatto desistere V imperatore da si esecrata malvagità y Federico giammai gli avrebbe discarcerati — Yed. Rocco Pirro Sicilia Sacra to. 1. pag. 49* *-* Villani Cronica to. a. e. 19.*— Ricord. Malaspini stor. Fiorentina e. 120.-— Natal. ab Alexandro to. 16 pag. 38 -* Richard, in Chron.— «Annal. Svevi ec. (1) Altri riportano la di lai morte nell’anno dopo. L’imperatore Federico II fu uà sovrano de’piii illuminati del suo secolo» corag* gioso, munifico, protettore de’ letterati e degli artisti. Si vuole avvelenato da suo figlio Manfredi, e per ordine delb stesso fatto trasportare e seppellire onorificamente nella chiesa di Monreale in Palermo, dove furono nella di lui tomba scolpiti i seguenti versi: • Si probitas, sensus, M mores, denique census (*], Nobilitas orti, possent resistere morti, Non foret extinctua Federicus, qui jacet intos. O primo Ttno viene cwà tnacritto dal Villui t Si probitas» stnsus» viriatan grallt, ctaius.! a8