Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/65

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53 s. Martino, s. Germano, s. Bartolomeo, e s. Giuseppe de’ Castrioti e poco più sopra s. Filippo e Giacomo, s. Barbara e s. Niccolò a Campo. — Dalla parte boreale eranyi le chiese di s. Sebastiano e s. Marina alla Ruga, o Rua, — la chiesa coll’ospedale di s. Maria de Bononia de^PP, Crociferi, — il monistero delle religiose Basiliane, — il monistero di s. Elena dell’ordine Cisterciense, — s. Amelio Jbris’portam, — s. Maria d* Jprelio, — s. Maria deflumine allo chiarito, — s. Maria di Pestrofa ed il Rosario tuttora esistente. Dalla parte orientale la nominata chiesa di s. Maria a maggiore, s. Angelo intra-muros ^ — s. Caterina, s. Maria et aromata, s. Bartolomeo, e s. Giovanni supra muros — s. Giovanni Turris-Bacci ed il Salvadore a fianco la torre del ziro — s. Pietro de mundeczario — s. Erasmo, s. Pantaleone, s. Felice e s. Marco della scaìio-^s. Maria de la S talpa — s. Maria de S caricar ellis-^ Chiesa e monistero di s. Lorenzo del piano (i) — s. Giovanni, s. Germano, s. Angelo, s. Michele e s. Agaia a capo di croce (2), col monistero de’ Conventuali sappresso. Questo locale né* più remoti tempi era occupato dal castello detta di s. Sofia ma esso cessò di esserlo allorché nel iai8 s. Francesca d’Assisi venuta quivi a visitare il corpo di s. Andrea volle fondarvi un monistero^ che mercè le generose contribuzioni de’cittadini e (1) più antico fra i nostri monisteri, fondato nel 987. dal doge Mansone II. come da un istrumento del di 8. agosto- Ind. in, Amalf. Temporibus D- Mansonis gloriosi Ducis et imperialis patricii ec Cum inspirante Dominio ec. (i) Fatta costruire dai dogi d^Ua repubblica; al presente non tedesene traccia alcuna..