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del loro Sovrano non si contentavano di eseguirne i comandi con verga di ferro, ma ne, supponevano ancora per appaga re i loro desiderj particolari. Emanossi una legge per proibire a'nobili il pren der moglie senza il consenso della corte, e si abusava di questa legge per costrin gere i regnicoli a contrarre parentele sproporzionate, e quelli che ricusavano ubbidire erano puniti col bando o colla prigione. Oltre a ciò i Francesi rapivano a forza le donzelle, e le consorti altrui, volendo anche aver l'accesso in tutte le case, per trattare col bel sesso libera mente , il che, terminò di irritare una nazione, che è estremamente gelosa. In tale stato di cose il Signore di Proci da fù a trovare il Sovrano Aragonese in Barcellona, accompagnato dagli ambas ciatori Greci, che gli contarono una gros sa somma di danaro per equipaggiare una flotta. Se gli pose avanti agli occhi tuttociò che notea eccitarne l'ambizione e risvegliarne il coraggio, mettendosegli in vi sta, e l'avo suo ucciso da' Francesi alla bat taglia di Muret, e il guanto intinto nel san gue di Corradino sparso per mano di un infame carnefice. Un tal discorso deter minò il Re Aragonese a dare orecchio alla proposizione. Armò una potente squadra, e sparse voce di andare contro i Saraceni dell'Affrica, che porgeano con tinui ajuti a' Mori delle Spagne. Intanto Giovanni, nascosto in Sicilia sotto l'abi to di religioso Francescano disponeva il tutto per una sollevazione universale. I suoi seguaci si adunarono in Palermo la
