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Pietro Re d'Aragona che avea sposata
Costanza figlia di Manfredi; s'inginoc
chiò, e ricevette il colpo fatale per ma
no del carnefice di Marsilia, colpo che
dette fine a' suoi giorni nell'età di dicias
sette anni . S'estinse in esso la Casa Im
periale Sveva, che governato avea l'Im
pero Germanico per più di un secolo e
posseduti i regni di Napoli , e Sicilia
per lo spazio di anni settantasei. La mor
te de'due illustri soggetti fu seguita da
molte altre, e i Francesi fecero scorre
re molto sangue pria che pago fosse l'
avido lor desiderio di vendetta.
Rendendosi in tal guisa di giorno in
giorno più odiosi, i Siciliani intraprese
ro di sottrarsi assolutamente da un do
minio così tirannico, e quello che formò
un sì ardito progetto fù uno de' principa
li Baroni chiamato Giovanni di Procida,
perchè Signore di quella piccola Isola di tal
nome vicina a Napoli. Era questi un uomo
attivo, segreto, pieno di espedienti a
norma de'casi, di una consumata esperi
enza, e capace di far riuscire qualunque
intrapresa. Essendo a sua notizia, che
Carlo facea de' preparativi per rimettere
in possesso di Costantinopoli i Francesi,
che n'erano stati scacciati nel 1266 da
Michele Paleologo, andò segretamete a
ritrovare quell'Imperatore, e lo consigliò
a mettersi in difesa, offerendosi di far
ribellare la Sicilia, dove tutti gli abitanti
erano generalmente scontenti, mentre i
finanzieri Provenzali esigevano le gabel
le e le tasse, che erano eccessive. Dive
nuti insolenti per le lunghe prosperità