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II Giudizi della Stampa

Le tre Capitali, si legge d’un fiato e si ha subito un’idea chiara e precisa delle tre belle e magnifiche città italiane: vi sono pagine su Roma che sembrano quadri viventi, pagine che fanno fremere, che fanno sognare, che fanno piangere .. Io non consiglio ai lettori di leggere questo libro del De Amicis perchè i libri del De Amicis si impongono da sè stessi. Dirò solo che l’editore ha inaugurato splendidamente la sua raccolta rendendo omaggio all’Italia nelle sue tre capitali ed allo scrittore piemontese nei suoi scritti giovanili.

La Storia di una monaca, è una di quelle novelle della Serao, scritte con quella forma lucida, trasparente, vaporosa che, è un pregio della scrittrice napolitana. Questo libro della Serao avrà grande successo come tutte le cose sue, perchè è un lavoro assai fine, assai bello, assai suggestivo.

Questa Peccatrice, si avvicina come stile alla Storia di una Capinera: è quindi una cosa assai gentile, degna del Verga e di un grande successo.

Il Nuovo Imparziale di Messina, 2 ottobre 1897.


I Semprevivi. Non è un prematuro stelloncino dedicato all’arido tristissimo fiore che, ad aumentarne la desolazione, orna le tombe. Qui si tratta di «sempre vivi» fiori dell’ingegno italiano che l’editore cavaliere Niccolò Giannotta ha raccolti in edizioni nitide, accurate, eleganti ed economiche, e alla cui collezione, appunto per questo, ha imposto il titolo di Semprevivi.

Il Don Chisciotte, 20 settembre 1897.