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Pagina:Italia e Grecia.djvu/218

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VI Giudizi della Stampa

Una peccatrice. È la ristampa di uno dei primissimi lavori del forte romanziere siciliano, e porta con sè i difetti di un primo lavoro. Diremo di più: a tanta distanza di anni, e ripensando alla eccellenza raggiunta oggi dall’autore, questi difetti appariscono assai più gravi, quasi tali da meravigliarci che chi ha esordito in tal modo, abbia poi proceduto così trionfalmente sulla via dell’arte. Tuttavia è appunto per tale confronto, che si affaccia spontaneo alla mente, ch’io credo potersi giustificare questa ristampa: essa può servire ad uno studio, non privo d’interesse.

Storia di una monaca. Una novella assai movimentata, un interessante cinematografo che vi fa sfilare innanzi una varia moltitudine di tipi femminili, biondi e bruni, buoni e cattivi, ingenui ed ipocriti, e de’ quali la storia lieta o triste si intuisce da una mezza frase della vana conversazione che fanno, da un tocco rapido ma sicuro, dato dall’artista alla espressione singolare d’ogni sua creatura.

Il Secolo XIX, di Genova, 1 novembre ’97.


Con idea felicissima e con un’audacia editoriale che gli fa alto onore, il Cav. Niccolò Giannotta — il ben noto egregio editore siciliano — ha testè iniziato una bella «Biblioteca popolare» dal titolo Semprevivi — un’elegante collezione di nuovi volumi ad una lira, dovuti alla penna di nomi assai chiari nel campo della letteratura italiana, quali quelli di De Amicis, Serao, Verga ecc.

Supplemento al Caffaro, 5 ottobre 1897