Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/169

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marco polo 149

più che l’altra terra bene dieci palmi; la copritura è molto altissima. Le mura delle sale e delle camere sono tutte coperte d’oro e d’ariento: avvi iscolpite belle istorie di donne, di cavalieri, e d’uccelli e di bestie e di molte altre belle cose; e la copritura è così fatta che non vi si può vedere altro che oro e ariento. La sala è si lunga e sì larga, che bene vi mangiano seimila persone; e avvi tante camere ch’è meraviglia a credere. La copritura di fuori è vermiglia e pavonazza e verde e di tutti altri colori, ed è sì bene inverniciata, che luce come oro o cristallo, sicchè molto dalla lunge si vede lucere lo palagio. Tra l’uno muro e l’altro avvi begli prati e alberi.... e un gran fiume v’entra e esce, ed è si ordinato, che niuno pesce ne puote uscire.... E sappiate che quando è detto al Gran Cane d’uno bello albero, egli lo fa pigliare con tutte le barbe e con molta terra, e fallo piantare in quel monte, e sia grande quanto vuole, ch’egli lo fa portare a leofanti...

«La città di Gambalù ove sono questi palagi... è grande in giro di ventiquattro miglia, cioè sei miglia per ogni canto, ed è tutta quadra.... murata di terra,... e quivi ha dieci porte, e in su ciascuna porta hae un gran palagio;.... ancora in ciascuno quadro di questo muro hae un grande palagio, ove istanno gli uomini che guardano la terra. E sappiate che le rughe della città sono sì ritte, che l’una porta vede l’altra, e di tutte quante incontra così. Nella terra ha molti palagi, e nel mezzo hae uno, ov’è suso una campana molto grande che suona la sera tre volte, che niuno non puote più andare per la terra senza grande bisogno o di femina che partorisse o per alcuno infermo. Sappiate che ciascuno porta guarda mille uomini, e non crediate che vi guardi per paura d’altra gente, ma fassi per riverenza del signore che là entro dimora, e perchè li ladroni non facciano male per la terra....

«E quando il Gran Cane vuole fare una grande corte,... la sua tavola è alta più che l’altre, e siede verso tramontana... per cotal modo che puote vedere ogni uomo; e di fuori di questa sala ne mangia più di quarantamila, perchè vi vengono molti uomini di strane contrade con istrani presenti... E uno grandissimo vaso d’oro fino, che tiene come una gran botte, pieno di buon vino istà nella sala, e da ogni lato di questo vaso ne sono due piccoli; di quel grande si cava di quel vino, e degli due, piccoli beveraggi. Avvi vasella verniciate d’oro, che tiene l’uno tanto vino che n’avrebbeno