Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.2.djvu/287

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frà bernardino ochino 277


«Ben gli ricorderei che il pietosissimo Iddio non abbandona chiunque ricorre a lui, e che dolcissimi sono i frutti di quel santo sacramento della penitenza; onde non può scegliere la più vera via, nè pigliare il più vivo e saldo rimedio, che piangere come Pietro amaramente il peccato suo.

«Forse ancora mi si dirà che nè ignoranza è stato tutto ciò, nè malizia, ma una maggiore illuminazione nelle cose di Dio, e che Cristo v’ha aperte molte verità, delle quali insino a quel tempo gli piacque illustrar la mente di Paolo, e convertirlo dal giudaismo alla vera fede. Dunque Cristo insegnò o rivelò il contrario che ai suoi, ai successori degli apostoli, e insegnò loro la falsa dottrina? e cosi di somma verità si trasformò in istrana bugia? Dunque Clemente, Anacleto, Evaristo, Aniceto e quegli altri grandi spiriti di Dio furono ingannati, e insieme ingannarono altrui? Dunque Ignazio, nel cui cuore si trovò scritto il nome di Cristo, non ebbe da Gesù vera dottrina? Che dirò di tanti altri che successero di poi? Crederemo mai che Ireneo, Origene, Cipriano; crederemo che Atanasio, Didimo, Damasceno; crederemo che quei due gran lumi di Cappadocia, Gregorio e Basilio; crederemo che Ambrosio, Gerolamo, Agostino, Bernardo e tanti e tanti altri santissimi dottori della legge di Cristo abbiano tutti errato? e in luogo di mostrarci la luce ci abbiano inviluppati nelle bugie? Non può essere sano d’intelletto chi crede queste falsità, dicendoci massimamente Cristo, salvator nostro, che dove è il corpo quivi si congregano le aquile. Ma che più, Cristo adunque per molto tempo ha abbandonata la sua Chiesa, perchè, quando questa verità cattolica innanzi all’empio Lutero si credeva pertutto, se quel che si credeva non era vero, Cristo ci aveva abbandonati affatto: la qual cosa è orribile pur a pensare, dicendoci Gesù Cristo: Ecco ch’io sono con voi sino alla consumazione de’ secoli. Egli è necessario, credetemi, che in questo mare torbido e tempestoso delle varie opinioni ci sia una ferma stella, alla quale si riguardi, e la quale c’indirizzi al vero cammino della strada di Dio. Questa, siccome da molti santi e dotti uomini è stato mostrato, non è, nè può esser altro che la Chiesa romana, incominciata da Pietro, in cui Cristo prima fondò la sua Chiesa, e per continua successione de’ papi pervenuta intiera ai presenti tempi.

«Nè vi varrebbe contro ciò l’allegare luoghi della Scrittura, intesi ed esposti a vostro modo, perchè sempre (quanto a me s’appar-