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storia. Tale è la divinità di Gesù Cristo, la sua incarnazione per opera dello Spirito Santo, la sua resurrezione per virtù propria ed in generale tutti i dogmi della nostra fede. Posta così la scienza sopra una falsa via, non v’ha più legge critica che la ritenga, ed essa cancella a capriccio dai libri santi tutto ciò che non le garba o crede contrario alla tesi prestabilita che vuol dimostrare. Tolto infatti l’ordine soprannaturale, la storia delle origini della Chiesa deve fabbricarsi su tutt’altro fondamento, e però i novatori rimaneggiano a proprio talento i monumenti della storia, traendoli a dire quel che essi vogliono, non quel che intesero gli autori.
Molti restano presi per modo dall’apparato straordinario di erudizione che si ostenta e dalla forza apparentemente convincente delle prove addotte, che o perdono la fede o se ne sentono gravemente scossi. V’ha pure di quelli, che fermi nella loro fede, accusano la scienza critica come demolitrice, mentr’essa è per sè innocente ed elemento sicuro di ricerca, quando sia rettamente applicata. Nè gli uni, nè gli altri si avvedono del falso presupposto, onde pigliano le mosse, vogliam dire la scienza di falso nome, la quale logicamente li spinge a conclusioni egualmente false. Posto cioè un falso principio filosofico torna viziata ogni cosa. Però la confutazione di questi errori non sarà mai efficace, se non si cangi la posizione; cioè se gli erranti non si traggano dal campo critico, dove credonsi trincerati, in quello legittimo della filosofia, abbandonato il quale, attinsero l’errore.