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cio, rigettando la pietra angolare, come l’Apostolo Pietro rampognava ai crocifissori di Gesù. Ed ecco di nuovo la costrutta mole si sfascia e ricade in capo agli edificatori e li stritola. Ma Gesù rimane pur sempre la pietra angolare della società umana, e di nuovo si verifica che fuori di lui non vi ha salvezza: Questa è la pietra rigettata da voi, che fabbricate, la quale è divenuta testata dell’angolo, nè in alcun altro è salute1.
Di qui di leggeri riconoscerete, o Venerabili Fratelli, l’assoluta necessità che ci stringe tutti di risuscitare con la massima energia dell’animo e con tutti i mezzi onde possiamo disporre, codesta vita soprannaturale in ogni ordine della società: nel povero operaio che suda da mane a sera per guadagnarsi un tozzo di pane e nei grandi della terra che reggono i destini delle nazioni. È da ricorrere anzitutto alla preghiera privata e pubblica, per implorare le misericordie del Signore e l’aiuto suo potente. Signore, salvaci; ci perdiamo2, dobbiamo ripetergli come già gli Apostoli sbattuti dalla tempesta.
Ma ciò non basta. Gregorio se la prende col vescovo, che per amore della stessa solitudine spirituale e della preghiera, non scende in campo a combattere strenuamente per la causa del Signore: Egli porta privo di senso il nome di vescovo3. E con ogni diritto; perocchè conviene