Pagina:Jacopo da Varazze - Quattro leggende, Passigli, 1849.djvu/18

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2 leggenda dell’ascen. di cristo

ecclesia, ove avea Cristo tenuti li piedi quando si levòe in alto, non si poteva1 mai coprire lo pavimento della ecclesia: anzi quando li maestri lastricavano col marmo, levavasi in alto, e percoteva loro la faccia. Onde infino al dìe d’oggi si possono conoscere e vedere l’orme de’ piedi di Cristo nel luogo, onde andòe in alto. Quanto alla seconda questione, cioè perchè non andòe Cristo in cielo incontanente dopo la Resurrezione, ma indugiossi xl dì; dovemo intendere che di questo sono tre ragioni. La prima è, per dimostrare la veritade della Resurrezione, e della morte. Onde la morte di Cristo fue provata bene e sufficientemente nelli tre dì, che stette il corpo nel sepolcro; ma la verace Resurrezione, acciò che fosse bene approvata, volle più lungo ispazio di più dì; e perciò ebbe maggiore ispazio di tempo tra la Resurrezione e l’Ascensione, che tra la Passione e la Resurrezione. La seconda è, per consolazione delli Apostoli. Onde se la consolazione divina dee soperchiare la tribulazione, e il tempo della Passione di Cristo fue tempo di tribulazione alli Apostoli, più dì deono essere questi tra la Resurrezione e l’Ascensione, che quelli tra la Passione e la Resurrezione. La terza è, per la significazione, acciò che per questo intendiamo che la tribulazione dee essere ristorata per la consolazione. Onde secondo che stette morto nel sepolcro quaranta ore lo Segnore nostro, e questo fue tempo di tribulazione, così stette xl dì con li discepoli nel tempo della consolazione; sì che rispuose il dìe all’ora, e xl dì a xl ore2, nelli quali xl dì confermò che fosse vivo e risuscitato Cristo. Quanto alla terza questione, cioè in che modo andò Cristo in cielo; dovemo sapere che furono quattro modi. Lo primo fue potente, imperciò che per sua propia3 forza e vertude andòe in cielo: e avvegna che andasse in nebula, non fue per aiuto o per necessitade, ma dimostròe che ogni4 creatura è suggetta al creatore. Lo secondo modo fue palese, cioè vedendolo li discepoli fue levato5 in cielo. Onde egli disse: Vado ad eum, qui misit me. Io voe al mio Padre, che mi mandò, e nessuno di voi mi domanda ove vado; quasi dica: Io vado in cielo sì palesemente che tutti lo vedete. E perciò volle che il vedessero andare in cielo, acciò che fossero davante alla gente testimoni dell’Ascensione sua: e ancora acciò che si rallegrassero di vedere andare in cielo la natura, e la carne umana, e desiderasser6 di seguitarla. Lo terzo modo fue allegro; imperciò che giubilavano7 gli Angioli.


  1. potette. St.
  2. sicchè risposero allora a quaranta dì quaranta ore. St.
  3. propria. St.
  4. ogne. St.
  5. elevato St.
  6. desiderassono. St.
  7. Così legge la Crusca a questa voce: il codice ha iubilavano.