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46 il nuovo mondo della fisica moderna


provvisamente e per lo più discontinuamente da una orbita a un’altra, a volte emettendo, a volte assorbendo radiazione in questo processo. Nel 1917 Einstein investigò come poteva farsi la statistica di questi salti. Alcuni naturalmente sono causati dalla radiazione stessa e dal calore del filamento. Ma questi non sono sufficienti a render conto di tutta la radiazione emessa dal filamento. Einstein trovò che vi dovevano essere altri salti ancora, e questi dovevano avvenire spontaneamente, come nella disintegrazione dell’atomo di radio. In breve, apparve che anche qui deve essere invocato il caso. Adesso se qualche agente fisico rappresentasse la parte del fato in questo caso, la sua forza dovrebbe influire sull’intensità dell’emissione della radiazione da parte del filamento. Ma, per quanto ne sappiamo, l’intensità della radiazione dipende solamente da alcune costanti universali conosciute, che sono le stesse qui come nelle stelle più remote. E ciò sembra togliere ogni adito all’ipotesi d’un intervento d’un qualsiasi agente esterno.

Noi possiamo forse farci una qualche immagine della natura di queste spontanee disintegrazioni o salti, paragonando l’atomo a una partita di carte a quattro, che convengono d’interrompere il gioco appena è servita una mano in cui ciascun giocatore riceva una suite completa. Una stanza contenente milioni di simili partite può pensarsi rappresenti una massa di sostanza radioattiva. Allora si può dimostrare che il