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materia e radiazione 73


giori leggi, la conservazione della materia è la più venerabile. Essa era implicita nella filosofia atomistica di Democrito e Lucrezio, che suppone che tutta la materia sia increabile, inalterabile e indistruttibile. Essa asserisce che il contenuto di materia d’un frammento dell’universo o d’una regione dello spazio rimane la stessa, eccetto le alterazioni che possono avvenire per l’entrata o l’uscita di atomi. L’universo è un palcoscenico, su cui sempre gli stessi attori — gli atomi — rappresentano le loro parti, differenti per travestimenti e aggruppamenti, ma senza cambiare d’identità. E questi attori posseggono il dono dell’immortalità.

La seconda legge, quella della conservazione della massa, è di scoperta più moderna. Newton ha supposto che ogni corpo o pezzo di sostanza abbia associata una quantità invariabile, la sua massa, che darebbe una misura della sua «inerzia» o riluttanza a cambiare la propria velocità. Se un autocarro richiede il doppio di forza motrice di un altro per raggiungere la stessa velocità, noi diciamo che ha una massa doppia dell’ultimo.

La legge di gravitazione asserisce che le forze gravitazionali di due corpi sono in proporzione esatta con le loro masse, così che se l’attrazione della terra su due si dimostra eguale, le loro masse devono essere eguali; quindi ne segue che la maniera più semplice di misurare la massa d’un corpo è di pesarlo.