Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/120

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106 parte seconda.


E a queste figlie di nessuno, e per le quali la Madonna finora si è mostrata madre capricciosa, ora troppo severa, ora troppo indulgente, si pensi specialmente, creando loro un avvenire normale per un altro anno, impedendo che nemmeno continuino a formare una casta a parte, inutile, oziosa, infelice.

In quanto alla Casa di Maternità, che il De Crescenzio vorrebbe vedere accanto ad ogni Brefotrofio «come vivaio delle balie per il servizio del baliatico interno (di cui anche egli deplora l’esistenza), e come Istituto che vi metta sulla via di spandere i beneficii sulla madre e sul figlio e giovare ad entrambi,» la proposta apre un campo così vasto e così irto di spine, che sarebbe presunzione pretendere di percorrerlo per lungo e per largo in queste pagine.

Tanto meno si può in così ristretto spazio rispondere all’altro quesito secco:

«Perchè non concedere alla madre quel compenso di baliatico che dovrete dare ad un’altra per far nutrire il suo bambino?»

«Come non potranno essere benedette quelle otto lire mensuali date alla madre piuttosto che ad un’estranea, la quale non potrà mai avere l’affetto della madre propria?

Temiamo che per quanto queste proposte trovino eco nel cuore, producano un effetto tutt’altro che favorevole al concetto di virtù e di moralità che rappresenta l’ideale della società d’oggidì.

Questa società vorrebbe figli nati solamente per unione legittima,ne vorrebbe quest’unione che quando i genitori fossero in grado di mantenere i proprii figli.