Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/138

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124 parte seconda.


Eppure nel libro: Le Istituzioni Pie, lavoro statistico pubblicato a spese del Consiglio provinciale, si legge: «Venuto il Pio Luogo a celebrità di beneficenza, divenne tosto la riunione dei primi luminari delle scienze medico-chirurgiche. Infatti esso, oltre di essere una gloria patria dei Napoletani, è uno dei più cospicui Nosocomii d’Italia, sia per la varietà e moltiplicità dei casi e dei morbi, che per le celebrità me dico-chirurgiche e per la vastità, scompartimento, ordine e salubrità.»

In quanto alle celebrità medico-chirurgiche, non mi stimo giudice competente; ma per tutto il resto le lodi suonano sarcasmo. Parlate cogli ammalati ivi raccolti, con quei che hanno avuto la buona fortuna di uscirne, udite ciò che eglino vi diranno della dieta, del trattamento, del cangiar della biancheria. Parlate con alcuni disgraziati, che si ripromisero un onesto guadagno come appaltatori della biancheria, e vi diranno che lenzuola e camicie scomparvero a centinaia alla volta, e che dovettero ben presto ritirarsi dall’impresa, per non soccombere. Parlate con un altro pietoso, che vedendo il ributtante pasto dato agli ammalati, lo commise allo stesso venditore che serviva la casa propria: ma serviti di minestra, gli ammalati lamentavansi più che mai, perchè chi aveva interesse a fare scomparire il pietoso, aveva messo la nuova pasta ad ammuffire in cantina.

La razza degl’infermieri negli Ospedali è in genere trista; sembra che la presenza costante dei patimenti indurisca, invece d’intenerire, il cuore. Era la nostra gran difficoltà nel 1860, quando non fu possi-