Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/144

Da Wikisource.
130 parte seconda.

somma uguale a quella posseduta dai 300 Monti della sola Londra. Ma nessun Istituto di beneficenza è più deteriorato dallo scopo suo originale che questi Monti, i quali sono puramente e semplicemente Banchi d’usura. Io so bene che mi si possono dimostrare quante riforme si vennero introducendo nei Banchi principali di Napoli: come poco tempo fa il povero non poteva impegnar la sua roba se non dandola ai sensali, i quali esigevano quasi altrettanto interesse dello stesso Monte; che gl’impiegati si appropriavano e vendevano i pegni; che si defraudavano i proprietarii del di più ottenuto dalla vendita forzata; che ogni specie di abuso fu commesso, e che ora non si permette a un sensale come quelli di salire le scale; che il furto non più esiste; e che le aste avvengono alla luce del sole, presiedute da tre diversi membri dell’Amministrazione, donde la difficoltà grande di un abuso concertato.

Raramente ho visto un Monte tenuto con più ordine e precisione del Monte di Donna Regina. Sopra ogni pacco, numerato e registrato, in quell’immenso labirinto di camere e scansìe, si può in un batter d’occhio metter la mano. Restituendo il pacco, lo si apre, ed il possessore verifica il contenuto. Per dire il vero rimasi attonita del prezzo pagato per cenci e per altri oggetti venduti all’asta. Difficilmente, portati a una bottega, avrebbero essi ottenuto tal somma.

Il sistema che obbliga lo stimatore ad essere responsabile per le somme date su certi oggetti, fa sì che non troppo ragguardevoli siano le somme presta te, ciò che stimola il proprietario a ritirare l’oggetto,