Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/234

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220 parte quarta.


3° Somministrazione di aiuto con i fondi di detta Società o di altre Istituzioni caritatevoli, è informazione ai Guardiani dei poveri di quei casi che non possono essere così aiutati;

4° Diffusione e incoraggiamento di abitudini d’indipendenza, di previdenza e di risparmio, e di quei principii sanitarii e sociali, necessarii al bene dei poveri;

5° Repressione della mendicità e dell’impostura e della mala amministrazione della carità.

Vi ha un Consiglio centrale con ramificazioni in ogni distretto di Londra; i membri del Consiglio centrale essendo delegati dai distretti.

Gradualmente questa Società si è messa in comunicazione con tutte le Istituzioni caritatevoli; e il suo compartimento detto d’inchiesta è specialmente servizievole nello scoprire e palesare e far punire gl’impostori. Secondo l’ultimo Rapporto, 15 mila casi furono separatamente esaminati. Dei quali quasi seimila rigettati come non bisognosi; cinquemila raccomandati ai Guardiani dei poveri, alle Istituzioni caritatevoli, o a individui benevoli; cinquemila aiutati con doni o prestiti o mandati agli Ospedali privati, o forniti di lavoro. Avendo il signor Peek dato 25 mila lire per tre anni alla Società da essere impiegate nell’istruzione di quei poveri che non vengono aiutati altrimenti, la Società si mise in comunicazione colle Commissioni scolastiche, e i Rapporti tornano molto istruttivi per il numero dei meritevoli aiutati e degl’immeritevoli rimandati. I doni più frequenti sono di scarpe e di vestiario. In varii casi, quando l’Ufficiale d’inchiesta