Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/246

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232 parte quarta.

la scuola dugentocinquanta volte all’anno per cinque anni. E affinchè questo provvedimento non rimanga lettera morta, come il Comitato d’istruzione locale ha pieni poteri di punire e multare i parenti che non mandano i figli a scuola, così ha uguale potere di multare i proprietarii o anche i loro dipendenti, se costoro impiegano un fanciullo senza il dovuto certificato.

Ci sono eccezioni a favore dei fanciulli dei contadini durante i mesi del raccolto. Anche bambine di otto anni possono lavorare per sei settimane col permesso del Comitato durante gli anni 77 e 78; anche questi nell’81 dovrebbero presentare certificato dell’esame della quarta e di aver frequentata la scuola 250 volte all’anno.

E quell’affittuale o contadino o genitore che impiega anche adesso un fanciullo senza il certificato, paga la multa di 50 lire. E chiunque cerca d’impedire ad una delle Autorità locali di visitare gli opificii o le tenute per iscoprire la trasgressione di questa legge, paga 500 lire. I certificati degli esami e della frequenza alla scuola rilasciansi gratuitamente. Quando risulti provato che i parenti non sono in grado di pagare per l’educazione dei figli, se non c’è una Scuola gratuita o una Scuola industriale vicina, la Commissione dei Guardiani dei poveri ha autorità di pagar la tariffa.

Quando il Comitato locale non eseguisce i proprii doveri, cioè non eseguisce la Legge sull’istruzione pubblica del 76, il Ministero dell’Istruzione Pubblica manda ufficiali apposta, e il Municipio è costretto di supplire alle spese, senza però aver punto autorità