Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/267

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ancora dei rimedii. 253

derà alle fabbriche ed alle manifatture. Queste trionfarono tanto in Inghilterra, quanto in Francia. Si calcola che gli operai di Oldham possiedano 12 milioni e mezzo in fabbriche di cotone.

Una sola Società spese un milione e 875,000 lire; e sebbene abbia sofferto, non falli durante la crisi del cotone prodotta dalla guerra americana, e oggi distribuisce l’interesse del 12 1/2 per cento in media, sebbene in certi tempi esso sia asceso al 22 per cento. Ora ci sono piccole manifatture che esigono un piccolissimo capitale.

I fabbricatori di cornici, per esempio, incominciarono con pochi sterlini; presentemente tale manifattura additasi fra le più fiorenti.

A Parigi i muratori la vinsero, eppure vi si accinsero in soli diciassette, deponendo ogni settimana un decimo dei guadagni in cassa comune. Alla fine dell’anno non ebbero per verità che 450 lire.

Ma con questa somma assunsero lavori per loro conto, ed alla fine di otto anni il capitale sommò a lire 370,000.

Quattordici fabbricatori di pianoforti, privandosi quasi delle necessità della vita, accumularono 1250 lire, e si son messi all’opera: un fornaio li provvide di pane per 350 lire, colla condizione che eglino gli dessero il primo pianoforte fatto. Ora negoziano per 200,000 lire. Per Napoli è inutile parlare dell’applicazione del sistema cooperativo all’agricoltura; ma in altre parti d’Italia sarebbe esso la vera ristaurazione della più disgraziata classe della popolazione.

Il sistema cooperativo tornerebbe utilissimo nella