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Pagina:Journal of the Gypsy Lore Society - Vol. III.djvu/124

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90 gli zingari nel modenese

cavalle ad Antonio Crescini che li avova inseguiti e raggiunti poi ai detti Molini. 11 Podesta nota chc per avere contravvenuto alle grida le donne dovevano essere punite di frusta e gli uomini colla galera; osservazione che provcrcbbe non essere le sanzioni penal i applicate illico et immediate, ma invece dopo un secondo esarae.

Nel 1G05 si avrebbe, infatti, un’altra prova di questa tolleranza neir applicare il rigore delle grida; perch e il 21 di febbraio si lesse ai Conservatori del Comune di Modena, un memoriale contro alcuni Zingari annidati da molti mesi nel Bosco della Saliceta, in Camposanto e ville finitime. Essi ’ rubano e danneggiano il paese e fu ordinato al Sindaco generate che procuri col sig. Imola et ancora con Sua Altezza, se sara necessario, che siano scacciati.’ l Nulla di pin si chiedeva alla giustizia pei danni; forse l’indigenza loro non lusingava la speranza di poter avere un compenso, mentre la naturale dolcezza dei costumi non esigeva pene inutili.

In quest’anno 1605, cade un’altra notizia la quale conferma nella certezza che questi Zingari vaganti per i nostri paesi, se non erano tutti indigeni lo erano almeno in gran parte e per nome.

II Capitano Ferrante Forni, di chiara famiglia modenese che possedeva vastissime terre di attorno al Lovoleto o Saliceta in Camposanto, si dolse che certi Zingari si fossero nascosti cola in un bosco dei suoi pupilli. Mandati gli esecutori trovarono uno di essi chiamato Rodomonte Bianco con moglie e quattro figli e lo catturarono. Esaminato confesso che due giorni prima era arrivato da una devozione dalla Madonna di Reggio, e che per la pioggia si era fermato nel modenese, ove ben sapeva non poter restare. In seguito all’esame si venne a scoprire che il Rodomonte, malgrado la sua devozione, aveva subito la corda sulla piazza di Modena per furti, e percio Vincenzo Arlotti, 2 magistrate che inquisiva, opinava che gli si potrebbero infliggere altri tre strappi di corda poi rilasciarlo. Anche qui si passava per altro giudizio, altre approvazioni, prima di colpire lo Zingaro con esecuzioni immediate che pare fossero ammesse soltanto nei casi di flagranza. E forza riconoscere che si usava loro un trattamento da uomini e non da bestie, come avveniva in Germania ed altrove, e siccome ci6 che si praticava in Modena era sempre osservato nei luoghi dei feudatari, cosi piacc ritenere che eguale umanita sara stata legge nelle terre loro; e lo Statuto di Vignola, pubblicato da Gregorio Boncompagni 1 Arch. Mimic, di Modena, Partiti Comunali.

2 Arch, di Stato in Modena, Rtttori, fil. 4.