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gli zingari nel modenese 91

nel 1616 che comminava galera agli uomini e frusta alio donne, sara stato applicato cum grano salis: come per motivi facilmente intuibili, al rigore, alla durezza degli statuti e dei bandi erano spesso compagne eccezioni che li distruggevano o mitigavano.

Nei decreti dell’anno se ne legge infatti uno rilasciato al Capitano Francesco Almoro Zingaro, in cui gli si da permesso di dimorare colla sua famiglia, per un rnese, nel territorio del Finale, ’ purche non diano molestie e fastidio ne facciano contratti ne baratti di sorta veruna di cavalli.’ 1 Questa proibizione contrasta pero col fatto che essi erano ammessi a correre al pallio a Modena, e lo saranno stati dovunque.

Ometto cose di minor conto, e come lo Stato desse salvacondotti a Zingari per riuscire a catturarne altri di loro che erano famosi delinquenti, e come nelF agosto del 1618 si frustasse, nel mercato di Pazzano, una Zingara perchè dirigeva un manipolo di ragazzi che rapinavano attorno a Monfestino.

Bande di Zingari si fermavano, con una consuetudine che merita attenzione, sui confini di Ferrara con Finale, e ve ne erano nel maggio 1620. Un giorno, essendo lontani gli uomini, alcuni mascalzoni finalesi sruidati da un certo Annibale Parmesano, detto il ’ dottorino ’ sorpresero in un fienile le zingare Giulia, Imperia e Celidonia e violentemente ne abusarono. La cosa fece rumore e giunse fino agli orecchi del Cardinale Legato di Ferrara, che assunte le parti delle Zingare, diede la caccia al finalese condottiero di quella vile impresa. Mi e ignoto come continuassero le ricerche del prelato e a qual fine giungessero, ma so che gli Zingari ricoverati sul confine assalirono allora e saccheggiarono, per 200 lire, la casa di Domenico Battocchi al Canal Bianco. 2 II Podesta del Finale dava parte a Modena, sulla fine del detto mese e condannava Alberto Lusenti ’ per aver dato percosse ad una Zingara ’ ed Ottavio Raschini perchè aveva menato le mani su Zingari e Francesco Sedazzari fu imprigionato il 3 novembre 1620 ’ per aver fatto certo insulto ad una Zingara e cacciatele le mani contro offendendola con un pugnale.’ Forse conviene credere che questi non fossero Zingari ma cittadini noti e viventi in comitiva con una banda di veri Zingari oltramontani.

E sul modo con cui si eseguiva la legge su di essi, fa menzione la podesteria di San Felice che pare avesse a capo persona cruda.

II 10 marzo 1622 il Governatore di Modena comanda a quel 1 Arch, di Stato in Modena, Decreti.

2 Arch, di Stato in Modena, Rettori Finale.