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92 viaggio al centro della terra


Tutta la storia del terreno carbonifero era scritta su quelle cupe pareti, e un geologo ne poteva seguire facilmente le diverse fasi. Gli strati di carbone erano separati da strati di gres o di argilla compatta e come schiacciati dagli strati superiori.

A quest’età del mondo che precedette l’epoca secondaria, la terra si ricoprì d’immense vegetazioni dovute alla doppia azione d’un calore tropicale e d’un’umidità persistente. Un’atmosfera di vapori involgeva il globo d’ogni parte, nascondendogli ancora i raggi del sole.

D’onde questa conclusione, che le alte temperature non provenivano da quel nuovo focolare. Fors’anche l’astro del giorno non era ancora pronto a rappresentare la sua splendida parte. I «climi» non esistevano ancora, ed un calore torrido si spandeva sopra tutta la superficie del globo, uguale all’equatore e ai poli. D’onde veniva? Dall’interno della Terra.

A dispetto delle teoriche del professore Lidenbrock, un fuoco violento covava nelle viscere dello sferoide; la sua azione si faceva sentire fino agli ultimi strati della scorza terrestre; le pianta prive dei benefici effluvi del sole, non davano fiori nè profumi, ma le loro radici attingevano una vita vigorosa nei terreni ardenti dei primi giorni.

Vi erano pochi alberi e solo piante erbacee e immense piote, felci, licopodi, sigillarie, asterofilliti – famiglie rare le cui specie allora si contavano a migliaia.

Ora è appunto a siffatta esuberante vegetazione che il carbon fossile deve la sua origine. La scorza tuttavia elastica del globo, obbediva ai movimenti della massa liquida che conteneva; d’onde fessure e avvallamenti numerosi. Le piante trascinate sotto le acque formavano a poco a poco masse considerevoli.

Allora intervenne l’azione della chimica naturale; in fondo ai mari le masse vegetali divennero dapprima torba, poi sotto l’influenza dei gas e al fuoco della fermentazione si mineralizzarono affatto.

Così si formarono gli immensi strati di carbone che il consumo di tutti i popoli per lungi secoli ancora non giungerà ad esaurire.

Queste riflessioni mi venivano alla mente mentre consideravo le ricchezze carbonifere accumulate in quella parte della massa terrestre, Senza dubbio non saranno mai poste allo scoperto, chè la coltivazione di miniere