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174 viaggio al centro della terra

tornati al nord ed al capo Saknussemm. Dico che gli è più che meraviglioso, e che vi ha in ciò un fatto la cui spiegazione mi sfugge interamente.

— Che monta! A noi non tocca spiegare i fatti, ma approfittarne.

— Senza dubbio, giovinotto mio, ma....

— Ma noi siamo per ripigliare la via del nord, per passare sotto le contrade settentrionali d’Europa, la Svezia, la Russia, la Siberia, che so io, invece di cacciarci sotto i deserti dell’Africa o i flutti dell’Oceano e non voglio saperne di più!

— Sì, Axel, tu hai ragione e tutto è per il meglio, poichè abbandoniamo questo mare orizzontale che non poteva condurre a nulla; stiamo per discendere, per discendere ancora, per discendere sempre! Sai tu che per arrivare al centro del globo non vi hanno più che millecinquecento leghe da percorrere?

— Inezie! Non mette proprio il conto di parlarne. Incamminiamoci!»

Questi discorsi insensati duravano tuttavia quando raggiungemmo il cacciatore. Ogni cosa era pronta per una partenza immediata. Non vi era fardello che non fosse imbarcato.

Prendemmo posto sulla zattera, e issata la vela, Hans sì diresse seguendo la costa verso il capo Saknussemm.

Il vento non era propizio a siffatto genere d’imbarcazione. Però in molti lunghi ci convenne andare innanzi coll’aiuto di. bastoni ferrati. Molte volte le roccie alzandosi a fior d’acqua ci costrinsero a far lunghi giri. Ma infine dopo tre ore di navigazione, vale a dire verso le sei pomeridiane, raggiungemmo un luogo adatto ad approdare.

Saltai a terra, seguito da mio zio e dall’Islandese. La traversata non m’avea calmato. Tutt’altro. Io mi proponeva perfino di ardere le nostre navi per tagliarci ogni ritirata; ma mio zio vi si oppose ed io lo trovai singolarmente tiepido.

«Almeno, dissi, partiamo senza perdere un momento.

— Sì, giovinotto mio, ma prima esaminiamo questa nuova galleria per sapere se ci bisognerà preparare le scale.»

Mio zio mise in azione il suo apparecchio di Ruhmkorff; la zattera, legata alla riva, fu lasciata sola; d’altra parte l’apertura della galleria non distava venti passi, e