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viaggio al centro della terra 67

Non andò molto che noi fummo in campagna aperta, se si può dar questo nome ad un immenso accumulamento di dejezioni vulcaniche. Il paese pareva come schiacciato sotto una pioggia di enormi pietre, di trapp, di basalto, di granito e d’ogni sorta di roccie pirosseniche.

Io vedeva qua a la delle fumaiole alzarsi nell’aria; questi vapori bianchi detti reykyr in lingua islandese, provenivano dalle sorgenti termali ed indicavano colla loro violenza l’azione vulcanica del suolo. Ciò mi pareva giustificare i miei timori, però non mi raccapezzai più quando mio zio disse:

«Vedi tutti questi getti di fumo, Axel; ebbene essi provano che nulla abbiamo più a temere dei furori del vulcano.

— Questo poi! esclamai.

— Ricordati bene questo, rispose il professore all’approssimarsi di un’eruzione le fumaiole raddoppiano d’attività e spariscono completamente durante il fenomeno, perchè i fluidi elastici, non avendo più la necessaria tensione, prendono la via dei crateri, anzichè sfuggire attraverso le fessure del globo. Se dunque questi vapori si conservano nel loro stato abituale, se la loro energia non aumenta e se aggiungi a tale osservazione che il vento e la pioggia non sono sostituiti da un’aria pesante e tranquilla, tu hai tanto da affermare che non vi sarà eruzione prossima.

— Ma....

— Basta; quando la scienza ha parlato non rimane più che tacere.»

Ritornai alla parrocchia colla testa bassa; mio zio mi aveva battuto con argomenti scientifici. Tuttavia io aveva ancora la speranza che arrivati in fondo al cratere ci sarebbe stato impossibile, in mancanza di galleria, di scendere più basso; e ciò a dispetto di tutti i Saknussemm del mondo.

La notte seguente fu un incubo solo. Mi pareva d’essere in mezzo ad un vulcano e dalle profondità della terra mi sentivo slanciato negli spazii planetari in forma di roccia eruttiva.

La domane, 23 giugno, Hans ci aspettava coi suoi compagni carichi di viveri, di utensili e strumenti. Due bastoni ferrati, due fucili e due cartucciere erano riserbati a mio zio ed a me: Hans da uomo cauto aveva aggiunto