Pagina:Jules Verne - Viaggio al centro della Terra, Milano, Treves, 1874.djvu/76

Da Wikisource.
68 viaggio al centro della terra

ai nostri bagagli un otre pieno che colle nostre fiaschette ci assicurava l’acqua per otto giorni.

Erano le nove del mattino. Il rettore e la sua lunga megera aspettavano dinanzi alla porta. Volevano senza dubbio rivolgerci l’addio supremo dell’ospite al viaggiatore; ma questo addio prese la forma inaspettata d’una nota formidabile in cui si teneva conto perfino dell’aria della casa pastorale, aria infetta, oso dirlo. La degna coppia ci scorticava alla maniera d’un albergatore svizzero e metteva a caro prezzo la sua ospitalità.

Mio zio pagò senza mercantaggiare. Un uomo che partiva per il centro della Terra non doveva lesinare per qualche risdallero.

Fatto questo, Hans diede il segnale della partenza ed alcuni istanti dopo avevamo lasciato Stapi.


XV.

Lo Sneffels è alto cinquemila piedi, e termina col suo doppio cono una zona trachitica che si stacca dal sistema orografico dell’isola. Dal nostro punto di partenza non si potevano scorgere i suoi due picchi sul fondo grigio del cielo. Vedevo solo un’enorme calotta di neve abbassata sulla fronte del gigante.

Noi camminavamo in fila, preceduti dal cacciatore, il quale si arrampicava per stretti sentieri dove due persone non avrebbero potuto andar di fronte. Ogni conversazione diveniva adunque pressochè impossibile.

Al di là della muraglia basaltica del fjörd di Stapi ci imbattemmo dapprima in un terreno di torba erbacea e fibrosa, avanzo dell’antica vegetazione delle paludi della penisola. La massa di siffatto combustibile non ancora sfruttato sarebbe bastata a scaldare durante un secolo tutta la popolazione dell’Islanda. Questa vasta torbiera, misurata dal fondo di certi burroni, aveva spesso settanta piedi d’altezza ed era fatta a strati successivi di avanzi animali e vegetali carbonizzati, separati da pagine di tufo poroso.

Da vero nipote del professore Lidenbrock e non ostante le mie preoccupazioni, osservavo con interesse le curiosità mineralogiche poste in mostra in quel vasto gabi-