Pagina:Kant - Geografia fisica, 1807, vol. 1.djvu/308

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mo. L’acqua di questo corpo trasparente, la periferia del quale diminuì ora di sopra ora di sotto, potemmo vedere chiaramente, che serpeggiava montando in alto: in quel momento il tubo somigliò ad un budello ripiegato di materia fluida, la quale, a forza di comprimerla col dito, si fa salire e discendere. In appresso il tubo si ristrinse di nuovo, e divenne minore d’un braccio, indi quasi si ridusse alla grossezza di un budello che si allunga col tirarlo verticalmente. Poco dopo si accrebbe nuovamente alla grossezza di una gamba, e poi si ristrinse subito. Finalmente vidi ricadere l’acqua ch’era prima montata sulla superficie del mare; e l’estremità del tubo che al mare era unita, si divise, stringendosi come se fosse stato legato. Collo splendore che apparve mentre la nuvola si ritirò, scompari finalmente il tubo agli occhi miei. Guardai un pezzo intorno a me, credendo di poterla ancora ravvisare (giacchè io avea osservato, che il tubo della seconda tromba verso il sud, parve strapparsi in mezzo per tre fino a quattro volte, ma poi comparve sempre intatto come prima, perchè la luce ci rese invisibile l’altra metà), ma tutta la mia at-