Pagina:L'arte distillatoria.djvu/9

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6 Modo di distillare le acque

predette; et ciò si conosce; Imperoche queste riportano seco gl’odori, et i sapori nativi, et naturali dell’herbe, da cui si distillano; Et questo interviene, perciò che il bagno dell’acqua calda con la sua humidità, conserva, et ritiene unite, tutte le parti più sottili, che si contengono nelle piante. Il che, fà che queste non sì risolvino nelle piante che si lambiccano, così come si risolvono agevolmente in quelle, che si fanno con Campane di Piombo, et s’abbrusciano nei vasi di rame, ove si mettono per la violenza del fuoco ò di legna, ò di carbone, che si fà loro continuamente sotto; Et però tanta differenza è tra le acque, che si distillano per Campane di Piombo, et quelle, che si fanno à bagno con capelli di vetro quanto è veramente frà l’acqua, et in vino, ò fra l’oro, et il Piombo. Imperoche quelle, che si fanno nel bagno dell’acqua che boglia, overo al caldo del suo vapore con lambicchi di vetro (come dimostreremo dipoi) non sono veramente punto differenti nel odore, et nel sapore dalle isteffe piante, da cui si distillano. Imò che non solamente riportano seco le proprie qualità dalle piante, mà sono limpide, et sincere, che non vi si sente punto di odore di fumo, ne d’altra qualsivoglia cosa, che non sia naturale di quell’herbe, dalle quali si cavano; Et per il contrario mai, ò rarissime volte si gustano l’acque fatte per lambicchi di Piombo, che non lascino la bocca piena ò di fumo, ò di abbrusciato. La qual cosa non solamente commove la nausea, et lo stomacho à chi le gusta, e specialmente alli amalati, i quali sono sempre più difficili da contentare, che i sani, mà nuoco-