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tempo: e questo era che, lassiamo star ch’io durava una pochissima fatica, e stava i begli otto dì per volta ch’io non usciva dalla stalla, i miei padroni sparecchiato che eran la sera le ricche tavole, egli portavano in una dispensa, della quale essi due tenevan la chiave, e dove io aveva la stanza mia, tutte le cose che avanzavano: pezzi di porci cinghiali, polli interi interi, starne, fagiani, pasticci, pesci, uova, cacio d’ogni sorte finissimo, pan bianchissimo, berlingozzi, zuccherini in forma di rosette, di uccelletti, d’animali d’ogni ragione, che era una gentilezza a vederli: e aveano una usanza, che quasi ogni sera dopo cena, serrato molto ben la dispensa, e’ se n’andavano a sollazzo a casa certe amiche loro, e portavan lor tanta roba, ch’egli era un cordoglio. Aveva io a camminar pochi passi, nè vi era tramezzo alcuno, che uscito della mia stalla, io saltava nella dispensa: e non era, ancora ch’io fussi asino, così privo d’ingegno, che co’ denti non mi sapessi scioglier la cavezza; e però non domandate se per un tratto io mi empieva il corpo di quelle buone vivande; che, come io vi ho detto pur ora, io non era asino così davvero, che potendo mangiar di quei dilicatissimi cibi, io gli lasciassi per mangiar del fieno. E sarebbemi durata un tempo questa comodità, senza che niuno se ne fusse accorto, se io, come da principio, con un poco di avvertenza fussi andato così gentilmente delle molte cose che vi erano togliendone dove una e dove un’altra; ma io, presa fidanza, come si fa del felice esito del picciolo furto a farne un maggiore, cominciai non solo a divorarmi le miglior cose che v’erano, ma mangiava le vivande intere intere. Della qual cosa accortisi i due fratelli, poichè e’ l’ebbero messe, secondo che lor pareva, in più sicuro luogo, e che l’ebbero annoverate, e guardate con maggior diligenza che prima, e veduto che nulla giovava; avendo non picciol sospetto l’un dell’altro, ciascuno appostando di scoprire il ghiotto, senza far parola, stava in orecchi per corvi l’altro. Finalmente un di loro, lasciato andare il rispetto del fraterno vin-