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58 DELL'ASINO D'ORO

di morire intero. Allora quella donna, la quale co’ suoi pianti aveva conturbato tutto il popolo, disse: Avanti che voi, spettabili cittadini, poniate alla tortura il destruttor de’ miei cari figliuoli, lasciatemi discoprire i lor morti corpi, acciocchè contemplando tutto a un tratto la loro bella presenza e la verde etade, voi maggiormente vi accendiate alla vendetta. Fu consentito alla sua domanda; e però mi comandò uno de ministri della giustizia, che io stesso gli discoprissi. Io non voleva per niente, come colui al quale pareva fare il suo peggiore a porre di nuovo innanzi agli occhi del popolo così spaventoso spettacolo: il medesimo ministro, per un comandamento del presidente, con grandissima istanza mi costringeva a ciò fare: e veduto al fine, che io pure stava renitente, presami per forza la mano, a mio dispetto me la mise sopra della bara. Vinto adunque dalla necessità, io divenni obbediente: e tirata a me la coltre, a mia onta gli discopersi. O buono Dio, che cosa fu quella! Che mostro! Qual repentina mutazione ebbero le mie miserie! E parendomi esser già fra i sergenti di Lucifero per uno della famiglia dell’inferno, in un tratto mi parve ritornare in