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Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/159

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fellone. 131


fel, feroce, violento; Chevallet all’aat. fel, fiero, crudele; Du Meril all’isl. fella, uccidere. Il Diez, venuto dopo tutti questi, rigetta l’etim. dal l. fel, osservando che una tal parola si è sempre dittongata in rom. [it. fiele, fr. fiel, sp. hiel]; e trascurata con ragione la greca che non presenta caratteri di verisimiglianza, crede trovare il prototipo della parola in discorso nell’aat. i, flagellatore, boja, dal vb. aat. fillan, flagellare [v. Ferzare]; fondandosi principalmente sul fatto che nell’afr. e prov. il vocab. fa al nomin. sing. fel o feli, accus. felon concordando in ciò col ger., nomin. fillo, accus. fillun, fillon, e che la forma prov. ammollita felh, felhon ha analogia nel ger. filjan per fillon. Senza disconoscere l’acutezza delle ragioni del Diez, specialmente per escludere il l. fel, mi pare che la derivazione, già proposta dal Ducange dall’as. sia e per forma e per concetto da preferire a quella dall’aat. fillo. Ed invero l’as. felljan, felljen [aat. fellan, fellen, vellin, mat. vellen] vale “fare cadere, abbattere, uccidere” dal qual signif. a quello di “crudele, scellerato e traditore” il passaggio si presenta spontaneo; forse più, a mio avviso, che da quello di fillan, flagellare. Quanto alla forma, benchè un ger. * fello atterratore, uccisore, non sia documentato (come del resto non lo è il fillo del Diez) non ci pare improbabile ch’esso potesse svolgersi o dal vb. as. già visto, o dal suo primitivo aat. fallan, fallen, mat. vallen, as. fallan [pret. fêll, fellun], m. ol. vallen, vêl, vêllen, ags. feallan, feôll, feóllon, ing. fall, fêll, an. falla, fêll, fêllum, sv. fall, föll, föllo, che evidentemente è morfologicamente più vicino al rom. che il proposto dal Diez. L’aat. mat. fal, falla, mat. valle = caduta; ma l’ags. fyll = uccisione, rovina, e fealle = laccio, inganno. Ora questo senso, preso moralmente, s’accosta al rom. fellone anche più di quella del vb. as. aat. corrispondente. La rad. ger. dell’as. fellan, fallan, è fal-l, e la preger. è phal-n, che si riflette nel gr. σφάλλω, cadere, fare cadere, σφάλλωμαι, cadere prefisso s come nel sans. sphal vacillare [phala =