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422 scappiere — scaraffare.

nella alle botte”, e in processo di tempo “dispensare il vino”: quindi scanc valse “osteria” ossia il luogo ove si vende il vino, e in fine “palco scaffale” ossia il luogo dove si tengono i vasi del vino nell’osteria per venderlo. Ecco il curioso processo ideologico seguito da questo ceppo ger. Da esso l’it. ha preso questo nome e scanceria; ma le altre lingue neol. ne han tratto un vb. e un nomen agentis. Dal vb. ger. skankian, aat. scenkan, donde mat. scenken, tm. scenken, versare mescere, vendere al minuto come oste, dare donare, vennero sp. escanciar, port. escançer, afr. eschancer vendere al minuto, lad. schanghiar dare come dono. Dal nome ger. skankio, aat. scenkio scenkëo scenko, mat. scenke, tm. Scenk oste, dipendono bl. scancio-tio-onis Lex Salic. tit. II, Papia, scancius scancionarius (an. 1247, 1260, 1261 in Francia), poi sp. escanciano, port. escançao, fr. échan son. Da vb. tm. scenken il fr. chinquer, dial. chiquer. Anche qui appare la grande propensione dei Tedeschi al bere, la quale ebbe per effetto la introduzione di non poche loro parole relative al bere fra i popoli da essi conquistati o con cui ebbero a fare. Per altri ritlessi bl. del ceppo ger. v. Scanceria. Il bav. scanz = scansia.

Scappiere, digrassare colla scure (dial. della Chiana). Un deriv. importante è scappia, ritaglio. Il Caix 517 si chiede se queste voci non siano connesse con got. skaban, aat. skaban scapan digrossare, piallare, donde aat. scapâ scabâ, mat. schabe, pialla. Questa etim. è certamente molto più verosimile che quella da vb. l. scalpere, scalpellare, o da scabere, grattare. Quest’ultimo però coi suoi deriv. scaber, scabidus scabies e gr. σκάπτειν, incidere, intagliare e deriv. σκαπάνη σκαπανεύς sono dal Fick2 3, 331 ricondotti alla stessa rad. idg. skap a cui spetta aat. skapan skaban.

Scaraffare, arraffiare, torre per forza (Lippi, Malmantile). Il Diez lo riporta a mat. schrapfen, bav. schrafen grattare raschiare. Risponde in quel campo alla forma dell’at. il bt. schrapen, ol. schraapen, ing. shrape d’ug. sig.