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436 schiniera — schippire.

skap di vb. skapjan formare [tm. schaffen], la quale con indebolimento della vocale radicale sarebbe riuscita a significare un “tronco d’albero scavato e pulito ad uso di battello”. Per contrario il Kluge ritiene che tema ger. skipa non abbia ancora una spiegazione etimologica sicura; ma che del resto l’ipotesi d’un primitivissimo imprestito non sia da rigettare assolutamente, attesochè solo poche parole attinenti alla navigazione sono comuni a parecchie lingue idg. L’afr., oltre alle voci indicate, presenta anche eskipre navigatore, avente a base ags. sciper = anrd. skipari e a tm. Schiffer. Sul vb. fr. équiper da afr. eskiper e suoi deriv. fr. e it. v. Equipaggio.

Schiniera-e, arnese per lo più di ferro che difende le gambe de’ cavalieri (Alamanni, Berni). Risponde sp. esquinela. Il bl. è schineria ricorrente all’an. 1328 in Stat. Mut. (Murat. Antiq. Ital. tom. 2, 407 ), accanto a gamberia. Probabilmente questo bl. era riproduzione dell’it., il quale riposava direttamente su mat. schine schin stinco tibia. L’aat. scina scëna sciena valeva propriamente “canna, stecca, ago”, come s’è visto sotto Schiena. Invece ags. scine, ing. shin signif. “stinco”. Quando si svolse, il deriv. it. nel primitivo schina doveva prevalere ancora il signif. di “tibia stinco”. Verosimilmente ciò segui sotto l’influsso del mat., giacchè nell’aat. scina donde it. tolse schiena, questo signif. era molto oscuro e indeterminato.

Schippire (antiq.) scappare con astuzia e destrezza (Pataffio). Questo vb. it, senza riscontro nelle lingue sorelle salvo il dial. comas. slippà d’ug. sig., risale al ceppo ger. che appare in aat. slipfian, mat. slipfen schlipfen sdrucciolare scivolare fare liscio ed aguzzo (questo è un mezzo per lo scivolare), tm. schleifen arruotare pulire lisciare; poi ol. slippen, ags. slipan, ing. to slip sdrucciolare. Secondo il Diez la forma it. primitiva dovette essere sclippire, da cui s’ebbe la forma attuale coll’introduzione dell’h quale compenso dell’inevitabile soppressione della l.