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490 stoss — straccale.

combattere”. Nel bl. s’incontra anche la frase «sturmam sturmum facere (an. 1349)» in senso di “fare una schiera, una scorreria, dare un assalto”; frase che non è passata in it. Quest’ultimo, come ognuno vede, ha lasciato da banda parecchi dei signif. posseduti dall’aat. e precisamente i primitivi e più generici di “movimento, agitazione tempesta”, e s’è attenuto quasi esclusivamente ai derivati di “schiera, riunione, grido d’allarme”: il primitivo di “movimento” si scorge peraltro nel vb. it. stormire visto più sopra.

Stoss stuss, colpo, bombo eccitato dal colpo. Voce propria del dial. moden. che presenta anche stussòn urtone, stusséda battuta. Ricorre anche nel reggiano e nel ferrarese. Riproduce immediatamente aat. mat. stôz donde tm. Stoss, colpo, urto, spinta, scontro, scossa, contusione. V. anche stossare e stozzare.

Stossare, colpire, battere, urtare. È forma che appare nel bresc. stosà ammaccare, moden. stussèr battere ferrar. stussar scuotere, sbatacchiare. Evidentemente risale a rad. ger. staut che figura in aat. stôzan, mat. stôzen, tm. stossen; got. stautan, as. stôtan, ol. stoaten colpire, percuotere. Rad. idg. è taud riflessasi in l. tundere battere, tudes martello, sans. tud battere, percuotere. V. Stoss, stuss e stozzare.

Stozzo, strumento da fare il convesso ad un oggetto (Vasari). Credo venisse in epoca tarda da t. stotz mozzicone d’albero, da mat. stotze; molto più che tm. Stössel da mat. stoezel aat. stôzil vale precisamente “pilo, mazza da pestare”, senso molto affine a quello di it. stozzo. Quindi l’opinione dello Zambaldi che si svolgesse da t. Stoss colpo mi pare poco verosimile anche per il senso. Tuttavia in origine Stotz pare riferibile a vb. stôzan donde anche tm. stoss. V. Stuss e stussare. Deriv.: stozzare.

Straccale, cigna che fascia i fianchi della bestia. (Burchiello, Firenzuola). Il senso ripugna a connettere