Pagina:L'insegnamento politico-amministrativo.djvu/12

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di assegnare la parte di essa che può entrare nell’ambito naturale degli studi nostri; ma intanto si può ben ammettere che siavi alcunchè da pensare e da fare in servigio dell’insegnamento politico-amministrativo, in modo comunque coordinato al giuridico, e senza nulla disgradare dell’importanza e dignità di questo; e l’assunto è lungi dall’esser solo di questi tempi, o di trovarsi alla sua prima proposta o alla sua prima prova. - Esso ha già la sua storia.


II.


In Francia era stato altre volte proposto di formare gli amministratori in una scuola speciale, che taluno avrebbe anzi voluto ordinare sul modello della scuola politecnica; più tardi il Laboulaye, discutendo le nuove proposte in tale argomento, ed informandosi a ciò che esisteva in Germania circa l’insegnamento e il noviziato amministrativo (due temi naturalmente connessi), si arrestava ai concetto di una facoltà amministrativa autonoma, ossia che fosse in grado di bastare a sè stessa; e un qualche eco di quella proposta ne passava alcun tempo dopo anche fra noi.

Si può anzi dire che colà, in Francia, la discussione su questo punto non abbia mai languito, a cominciare dalla prima introduzione del diritto amministrativo presso le facoltà nel 1819, come può anche riscontrarsi nel bel libro dettato in proposito dal Lenoal. Vi figurano alcuni fra i nomi più autorevoli ed illustri in cosiffatto ordine di studî, ed anche le facoltà di diritto coi loro pareri; le proposte son varie, ma si volgono tutte sul principio cardinale, formolato dal Salvandy e dal Macarel, che altro è il diritto amministrativo esso medesimo, ed altro l’amministrazione.