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Nel 1848 si decretava una scuola di amministrazione presso il Collegio di Francia, ossia fuori delle facoltà, con largo sviluppo di materie economiche e statistiche, e che poi non approdò; oggi vi supplisce, senza carattere ufficiale, la Scuola libera di scienze politiche a Parigi. Al cui pensiero mostra essersi informata la Scuola libera di scienze sociali, fondata fra noi per privata iniziativa a Firenze.

Nel Belgio, le Università libere conferiscono un diploma in scienze politiche ed amministrative; e quelle dello Stato hanno espresso più volte il voto di poter fare altrettanto.

La Germania, nella Baviera e nel Würtemberg, ha delle facoltà economico-amministrative autonome, uscite dalle antiche facoltà camerali, e dove si abbonda specialmente per la parte tecnica; derivandosi invece la parte delle scienze giuridiche e di Stato dalla facoltà di diritto e dalla filosofica, la quale ultima è cola il naturale complemento di tutte le altre.

In Austria la facoltà è unica; e ci si tiene. Però il nome che essa vi porta di giuridico-politica, come altre volte dicevasi a Padova e Pavia, ovvero di scienze giuridiche e di Stato, indica la duplicità dell’ufficio; e vi si coordina pure il sistema dei corrispondenti esami di Stato, senza dei quali non può accedersi alle carriere di concetto dell’amministrazione.

E un egual nome veniva assunto anche dalla nuova facoltà germanica di Strasburgo.

Fra noi, il regolamento universitario del 1862 aveva introdotto una duplice laurea, giuridica ed amministrativa, come nelle Università libere del Belgio, e giusta le proposte fatte talvolta anche in Francia, distribuendo a tal