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266 l'ombra del passato


Il successo fu clamoroso. Adone venne fuori con uno spadone che sembrava una croce.

Con questa spada in mano,
Faccio scommossa un paolo.
Taglio la testa a Golo...
...faccio la barba al diavolo!...

Quest’aggiunta rinnovò i deliri dei bei tempi di Candido. Le donne si svenivano dal ridere: a Carissima venne un singhiozzo così insistente e forte che gli spettatori zittirono. Da quella notte le sorti delle «recite» furono assicurate e se ne sparse la fama nei dintorni.

Il delegato di Viadana piombò a Casalino e mise la compagnia in contravvenzione perchè non aveva pagato la tassa d'apertura di teatro, nè adempito alle altre formalità legali.

Una sera, ai primi di settembre. Adone andò a prender Caterina e altre sue amiche per condurle a teatro.

La vecchia borbottò a lungo: seduta sullo scalino della porta, dichiarò che non si sarebbe mossa di lì fino al ritorno di Caterina: e fece promettere alle altre ragazze che non avrebbero abbandonato per un solo istante i due fidanzati. Ma appena furono nel viottolo i due amanti rimasero indietro, mentre le ragazze precedevano cantando. Del resto Adone quella sera pareva preoccupato, quasi triste.