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dolci e amichevoli di bambina fossero gli stessi che lo avevano già fissato con ardore profondo?

Egli si meravigliava delle cose ingenue ed inutili ch’ella diceva:

— Justin ha ragione di castigarli! Sono contenta; specialmente per il seminarista, che non conosce neanche il suo bosco!

— Egli pensa ad altro! — disse Adone con malizia.

Ma ella finse di non capire. E parlò del l’uccello che s’era burlato del vecchio Pigoss. Ella conosceva gli altri uccelli che abitano le rive del Po: l’arzagola, i merli, le gazze, i pivieri; quello non l’aveva mai veduto. Ella amava molto la storia naturale. Ne aveva una bellissima, tedesca, con tavole colorate. Anche la fisica, le piaceva, ma sopratutto la chimica. Aveva anche desiderato studiar medicina. La signora Maria, ch’era stata direttrice infermiera d’una clinica, le aveva insegnato molte cose.

— Di nascosto dalla nonna ho anche frequentato una scuola di infermiere. I bambini malati mi volevano molto bene; ma avevano un cattivo odore!

— È stata molto tempo a questa scuola? — egli domandò, grave e serio.

— Due giorni! — ella rispose. E scoppiò a ridere, come ricordando un’avventura molto divertente. — Dopo m’han fatto la spia!

S’udiva la voce di Davide. Adone si fermò, Maddalena si volse. Si trovarono di fronte a un