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Pagina:L'ombra del passato.djvu/367

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l'ombra del passato 363




La nonna li aspettava nel viottolo, col cappello sugli occhi e il pomo del bastone entro il pugno un po’ contratto. Era inquieta, ma non voleva dimostrarlo. Appena li vide volse le spalle e li precedette, trottando col suo passo di vecchia cavalla dispettosa.

Il fuoco avvolgeva il pajuolino nero e pareva, nel buio della cucina, un gran fiore rosso con una bacca nera nel centro.

- Va e compra il burro! - comandò la nonna a Caterina, indicandole il cestino col bastone. E si levò il cappello, ma se lo rimise tosto, lasciandosi la fronte scoperta, minacciosa.

Adone non aveva mai veduto la nonna così freddamente adirata. Con sua grande sorpresa Caterina obbedì, ed egli rimase solo con la vecchia. Egli certo non aveva paura: si sentiva quasi allegro, anzi; ma ricordava che la Suppèi si vantava di conoscere le donne incinte anche se lo erano da pochi giorni, e si domandava come l’avrebbe convinta a ritardare il matrimonio...

— Me ne vado, nonna! Addio! - E tentò di andarsene.

— Siedi lì! Siedi lì! - ella disse, battendo il bastone sulla sedia. - Devo dirti poche parole. Ma siedi lì!