Pagina:La Divina Commedia Napoletano Domenico Jaccarino-Nfierno.djvu/168

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tato agli ufficii dei giornali da te citati con l’articolo in tasca, que’ signori direttori, per dar coraggio alla intraprendente studioso, hanno creduto atto filantropico il dar luogo ne’ loro giornali a tali articoli, senza neppure sapere le bestemmie che in essi si contenevano.

Il signor Mastriani è una gemma del nostro paese, e nessuno lo mette in dubbio; innanzi a tale uomo bisogna far di berretto; ma pel dialetto napolitano (mi scusi mille volte il Mastriani) non può essere giudice competente.

La fame è sorella di entrambi noi, non escluso il BRAVO POETA, se non sei tu: però ben tristo colui che non ha altro protettore, che il BRAVO POETA.

Che paragone peregrino è quello del Bravo poeta è Marano spunto, è cefeca!!! (voce del dialetto).

La Staffetta fa il suo corso periodico regolare, e finora non si è mai fermata, come il Bazar, Pulcinella e il Diavolo ZoppoI costumi napolitaniLa GRANDIOSA storia delle cento Città, tanto elogiata dal Giornale Ufficiale e da Masaniello, La storia della guerra Russo-polacca e tante e tante altre produzioni, incomplete, che poi ti numererò, garbatissimo fratello.

Voglio togliere il tedio, non a te, col quale converserei de’ mesi interi, e sempre su la stessa cadenza; ma allo indulgente pubblico. Conchiudo quindi che mi aveva proposto di cominciare a pettinare la SUBLIMISSIMA TRADUZIONE del Dante fatta dal BBAVO POETA, corretta in parte dal suo Maestro L.E.B. ed in parte dal B. M. Z., i quali han tolto il grosso; ma certe cose esistono tuttavia e te le farò notare man mano nei prossimi numeri.

Ti auguro salute.

N.° 19.

Il Giornale Popolo d’Italia ritornava sull’argomento, colle seguenti avventate parole per servire un partito spinto ed avverso per principio a qualunque utile istituzione che non sia repubblicana, e ciò stampava nel suo n. 222, anno 8. del dì 14 agosto 1867.

Una scuola dantesca in lingua napoletana sarà aperta in Napoli per opera del signor Domenico Jaccarino per spiegare al nostro popolo la Divina Commedia. S. Eccel-