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6 giannina franciosi


rattere femminile che di necessità deve prepararsi con più solide basi ai doveri e ai diritti che l’ora avvenire le prepara. Persuase che nella vita valga molto più la dimostrazione effettiva dell’opera compiuta, che non le interminabili discussioni intorno alla soluzione di problemi vitali sì, ma che l’azione logica e calma può per naturale conseguenza meglio risolvere che non le empiriche affermazioni, noi abbiamo considerato come per giungere a tale azione la donna debba esser conscia della propria responsabilità nell’adempimento del suo compito in ogni campo della vita. Ma lo è essa? Quali sono i punti fondamentali sui quali si basa la possibilità di tale coscienza? Si voglia o no riconoscere, un profondo movimento psichico agita oggi l’anima femminile e la parte migliore di essa. All’impulso d’inibizione per mezzo di formule tradizionali si viene sostituendo l’impulso interiore verso una più cosciente esplicazione del proprio io. Le trasformazioni ed i fatti morali in ogni campo della vita sociale, sono naturalmente gli ultimi ad essere riconosciuti e si crede di poterne fermare il cammino col negarne l’esistenza o la possibilità. Nel campo religioso si negava nel XVI secolo la possibilità di uno scisma della Chiesa Cattolica e ciò quando questo era virtualmente compiuto; nel campo politico si negava nel secolo XVIII la necessità di radicali riforme governative quando la Rivoluzione attendeva soltanto il suo riconoscimento realistico dal canto della Marsigliese e dalla mannaia della ghigliottina. Negare non equivale annullare, e il cammino percorso dalla donna verso una più intensa vita individuale, e una più giusta esplicazione di essa, con la negazione non si cancella.

Ma come la donna può prepararsi a trarre nobil-