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54 | m. a. locshi |
Le bambine no — non hanno parte di protagonista nei nostri libri infantili, — qualche eroina che è nata — è nata più per mimetismo letterario, o per speculazione editoriale — che per creazione spontanea del cervello di un artista.
Più o meno — i libri di lettura ricreativi per le bambine, in Italia, si limitano ai libri di testo scolastici — nei quali fatalmente si compendia tutta la loro psiche infantile.
Tutto questo — deriva proprio soltanto da una deficenza d’imaginativa degli autori — ovvero risponde ad una differenza organica, parallela alla diversità tra i temperamenti dei due sessi alla medesima età?
Certo ad una stessa età — la donna è più riflessiva dell’uomo e perciò appunto è nei primi anni di scuola più attenta, più metodica, meglio disciplinata allo studio — in una parola, più scolara. Onde se già a quel tempo ella non urtasse contro l’ostacolo di insani pregiudizi, la sua psiche non comincerebbe a deformarsi.
Ma — lasciamo da parte la letteratura — sia pure infantile, e veniamo senz’altro all’ambiente scolastico!
Le buone, le migliori attitudini della donna scolara quanto e come vengono sfruttate?? si sviluppano forse mercè l’istruzione e l’educazione le sue facoltà psichiche e intellettuali?
...una farragine di nozioni, di compimenti, di cose aride o troppo lontane ancora dalla mentalità infantile o semi-infantile, finisce per deformare, per logorare inutilmente doti naturali che — opportunamente avviate, — farebbero di questa creatura un elemento preziosamente fattivo nella compagine sociale, elemento in cui lo sviluppo dell’individualità, non nuocerebbe affatto alle più nobili qualità feminili.