Pagina:La Natura.djvu/121

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libro secondo 121

A le cose fondar basi immortali,
Su cui tutta si appoggi la salute
1116De l’universo, e perchè mai nel nulla
Non ti riedano a pien tutte le cose.
     Or tutto ciò che noi vediam fornito
1119Di senso, forza è pur che si confessi
D’insensibili semi esser composto.
Nè a ciò si oppone e fa contrasto il fatto;
1122Anzi ne manoduce il fatto stesso
E, come dico, a credere ne forza,
Che da semi insensibili è prodotto
1125Ogni animal. Così veder possiamo
Da sozzo sterco escir vermini vivi,
Quando per piogge intempestive esala
1128Fetor grave dal sen l’umida terra;
E mutarsi del par tutte le cose:
Le fronde, i fiumi, i lieti paschi in greggi
1131Si mutano; le greggi entro agli umani
Corpi mutan la lor propria sostanza;
I corpi umani accrescono sovente
1134De le belve le forze e de’ pennuti;
Tutti adunque Natura in corpi vivi
Tramuta i cibi, e tutti indi procrea
1137Degli animali i sensi, e non per molto
Diversa legge, onde risolve in fiamma
L’aride legna, e le converte in foco.
1140Non vedi or tu, che molto importa in quale