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144 la natura

120Però, a fugar de l’alma ombre e terrori
Non de’ raggi del Sol, non de’ lucenti
Strali del dì, ma de l’aspetto invece
123De la Natura, e di scïenza è d’uopo.
     Or dico in pria, che l’animo, cui mente
Spesso chiamiamo e in cui siede il consiglio
126E il reggimento de la vita, è parte
De l’uom, nè più nè men che mani ed occhi
E piè di tutto l’animal son parti.
129E, ben che molti savj abbian creduto,
Che non abbia il sentir certa una sede,
E altro non sia, che un abito vitale
132Del corpo, ch’armonia detto è da’ Greci,
Ciò che dà sentimento al viver nostro,
Ancor che in loco alcun non sia la mente:
135Come spesso diciam, che il corpo è sano,
E pur del corpo in loco alcun non siede
La sanità, così non pongon certa
138Sede al sentire; a me sembra che in questo
Vadan molto dal ver lungi smarriti.
Chè spesso il corpo egro di fuor vediamo,
141E per secrete vie l’alma si allegra;
E con vece contraria avvien sovente
Che lo spirito è triste, e il corpo è sano:
144Come allor che un infermo ha male a un piede,
Mentre che di dolor scevra ha la testa.
In oltre, allor che in dolce sonno immerse