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300 la natura

1020E l’ampia luce che da sè diffonde?
E se di propria luce anche la luna
Splende, perchè del mondo in certi lochi
1023Illanguidir non può, mentre ella passa
Per lochi infesti a la sua propria luce?
     Poi che, del resto, ho risoluto come
1026Per gli azzurri del cielo ampio si possa
Ogni cosa crear, come sia dato
Conoscere del sole il vario corso
1029E de la luna le diverse fasi,
Qual forza e qual cagion li tenga in moto,
In che guisa ecclissati a noi si occultino,
1032E riversino tenebre improvvise
Sopra la terra, allor che, a così dire,
Chiudono gli occhi, e poi, di nuovo aprendoli,
1035Tutti mirano insiem co’ luminosi
Candidi raggi i sottoposti lochi,
A l’infanzia del mondo ora ritorno
1038E a’ nuovi campi de la terra, e a quanto
Tentarono da pria con inusato
Parto a le rive de la luce estollere
1041E commetter de’ venti al soffio infido.
     D’erbe diverse e nitide verzure
Vestì la terra da principio i colli
1044E tutta intorno la campagna; i verdi
Prati brillâr di floridi colori;
Crebber le differenti arbori a gara