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352 la natura

E murmuri il profondo etra discorrono,
Chè tutte allor treman concusse e i mugoli
387Si tramandan le nubi; e sì dirotta
Copiosa pioggia a tal fragor succede,
Che par che tutto in pioggia il ciel si muti,
390E tal precipitando un’altra volta
Chiami in terra il diluvio: un tanto effetto
Lo squarciar de la nube e il turbin reca,
393Quando per colpo ardente il tuon prorompe.
Avvien pure talor, che un improvviso
Colpo di vento dal di fuor si avventa
396Contro a nube ch’à in sen fulmin maturo;
Ed allor che la squarcia, in un sol punto
Piomba quell’igneo vertice, che noi
399Fulmine usiam chiamar con patrio nome,
E che può variamente esser sospinto
Dove che il vento impetuoso il porti.
402Anche avviene talor, che una gran massa
D’aria, che si partì senza alcun foco,
S’infiamma pur nel lungo corso, alcuni
405Grossi corpi in cammin lasciando viene,
Ch’egualmente passar l’aure non ponno,
E da l’aere, che rade, altri ne porta
408Piccioli assai, che combinati insieme
Possono nel volar produrre il foco;
Non altrimenti che una plumbea ghianda
411Divien fervida in corso, allor che molti