Pagina:La Riviera di San Giulio Orta e Gozzano.djvu/66

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Omegna. Trovo anche scritto in una storia tuttora inedita, la quale mi fu gentilmente consegnata dal Sac. Ercole Mina di Orta, e cui io credo compilata dopo il 1758 dal Can. Giulino, che a questo Capitano veniva attribuito dal volgo la denominazione del Borgo di Gozzano, perchè avesse detto che quel luogo erat locus gaudii, cioè Gaudianum: ma si crederà quello che si vorrà, constandoci solamente essere un Borgo antichissimo più di ogni altro della Riviera. Ma meglio convince l’antica iscrizione esistente in Vogogna riportata da Gianantonio Borri nell’Origine dell’Ossola, da Gioanni Capis nelle Memorie della Corte di Matarella, e da Cotta nel lib. IV della Corografia in Gozzano, e nel Mus. Nov. st. II, num. XIV, la quale diceva: Via facta a Cajo Julio Cesare. . . . Di questa fa pure menzione il diligente Amoretti nel luogo succitato 1

XIII. Nè per altra strada deve essersi portato nelle Gallie Servio Galba speditovi da Cesare, quando ritornò in Italia, colla duodecima legione, e con parte della cavalleria fra Nantuati. Veragri, e Sionesi, popoli che dagli Allobrogi, dal lago Lemano e dal fiume Rodano fino alla sommità delle alpi si distendono; a fine di tener aperta la strada dei monti, per la quale passare solevano i mercatanti con grande pericolo, e pagando gravosi pedaggi. Di qui pure calò quel Gondebaldo re dei Borgognoni, il quale dopo di avere desolata la valle Ossolana, e la nostra Riviera coi saccheggi e colle rapine, allagò di sangue le novaresi pianure: di qui, secondochè scrisse Giovanni Capis, vuolsi essere passato anche S. Francesco d’Assisi quando viaggiò in Francia, ed eresse un Altare, o una Cappella in Domo: di qui (ci attesta il Cotta lib. I Corografia) nel 1658 traversando per Ameno passò il conte Vitaliano Borromeo con due compagnie di fanti italiani per op-

  1. L’erudito Sac. Vincenzo De-Vit, nelle Memorie su Borgomanero alla nota 1, pog 55, disse, che di questo passaggio precisamente per l’Ossola non v’ha altra memoria, e che esso manca di ogni fondamento. Il Dottor Labus volle supplire alla mancanza di questa iscrizione nella sua dissertazione sulla via antica romana del Sempione. Gli eruditi possono giudicare delle loro ragioni ponderandole a fronte delle antiche autorità, che si vollero citare.