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Haman impiccato. | ESTER, 7,8. | I Giudei salvati. |
2 E il re disse ad Ester ancora in questo secondo giorno, nel convito del vino: Quale è la tua richiesta, o regina Ester? e ti sarà conceduta; e quale è la tua domanda? fosse pur fino alia metà del regno, sarà fatta.
3 Allora la regina Ester rispose, e disse: Se io ho trovata grazia appo te, o re, e se così piace al re, siami donata la mia vita alla mia richiesta, e il mio popolo alla mia domanda;
4 Perciocchè lo e il mio popolo siamo stati venduti per esser distrutti, uccisi e sterminati. Ora, se fossimo stati venduti per servi e per serve, io mi sarei taciuta; ma ora io ne parlo, perciocchè il nemico non ristora punto il danno del re.
5 E il re Assuero disse alla regina Ester: Chi è, e ove è colui che è stato tanto presuntuoso di far cotesto?
6 Ed Ester disse: L’avversario e il nemico è questo malvagio Haman. Allora Haman fu spaventato per la presenza del re e della regina.
7 E il re si levò dal convito del vino tutto adirato, e se ne andò nell’orto del palazzo; ma Haman si fermò per far richiesta alia regina Ester per la sua vita; perciocchè vedeva che il male era determinato contro a lui da parte del re.
8 Poi il re ritornò dall’orto del palazzo nella casa del convito del vino. Or Haman s’era gittato in sul letto, sopra il quale era Ester. E il re disse: Sforzerebbe egli pure ancora la regina appresso di me in casa? Come quel la parola fu uscita della bocca del re, la faccia di Haman fu coperta.
9 E Harbona, uno degli eunuchi, ministri ordinari del re, disse: Ecco ancora il legno che Haman avea apprestato per Mardocheo, il quale diede quel buono avviso al re, è rizzato nella casa di Haman, alto cinquanta cubiti. E il re disse: Appiccatevelo su.
10 Haman adunque fu appiccato al legno ch’egli avea apprestato per Mardocheo1 E l’ira del re si acquetò.
Editto di Assuero in favore dei Giudei.
3 Poi Ester parlò di nuovo in presenza del re, e gli si gittò a’ piedi; e piagnendo, lo supplicava di far che la malvagità di Haman Agageo, e la sua macchinazione contro a’ Giudei, non avesse effetto.
4 E il re stese la verga d’oro verso Ester. Ed Ester si levò, e si tenne in piè davanti al re;
5 E disse: Se cosi piace al re, e se io ho trovata grazia appo lui, e se la cosa gli pare convenevole, e se io gli sono a grado, scrivasi per rivocar le lettere della macchinazione di Haman, figliuol di Hammedata, Agageo; le quali egli avea scritte per distruggere i Giudei, che sono per tutte le provincie del re;
6 Perciocchè, come potrei io vivere, veggendo il male che avverebbe al mio popolo? anzi, come potrei io vivere, veggendo la distruzione del mio parentado2?
7 E il re Assuero disse alla regina Ester, e a Mardocheo Giudeo: Ecco, io ho donata ad Ester la casa di Haman3, ed egli è stato appiccato al legno; perciocchè egli avea voluto metter la mano sopra i Giudei.
8 Or voi scrivete lettere a’ Giudei, nella maniera che vi parrà meglio, a nome del re; e suggellatele con l’anello del re; perciocchè quello ch’ è scritto a nome del re, ed è suggellato col suo anello, non si può rivocare4.
9 E in quell’ istesso tempo, al ventesimoterzo giorno del terzo mese, che è il mese di Sivan, furono scritte lettere, interamente come ordinò Mardocheo, a’ Giudei, e a’ satrapi, e a’ governatori, e a’ principi delle provincie, ch’erano dall’India fino in Etiopia, in numero di cenventisette provincie; a ciascuna provincia, secondo la sua maniera di scrivere, e a ciascun popolo, secondo il suo linguaggio; e a’ Giudei, secondo la lor maniera di scrivere, e secondo il lor linguaggio.
10 Mardocheo adunque scrisse lettere a nome del re Assuero, e le suggellò con l’anello del re, e le mandò per corrieri a cavallo, che cavalcano dromedari, mulli corsieri, nati di cavalle;
11 II cui tenore era: Che il re concedeva a’ Giudei ch’erano in ciascuna città, di raunarsi, e di stare alla difesa della lor vita, per distruggere, per uccidere, e per isterminare ogni moltitudine di gente armata di qualunque popolo, o provincia, che li assalisse; insieme co’ piccoli figliuoli, e le mogli; e per predar le lore spoglie;
12 E ciò in un medesimo giorno, per tutte le provincie del re Assuero, cioè, nel tredicesimo giorno del duodecimo mese, che è il mese di Adar.
- ↑ Est. 5. 14. Sal. 7. 16, 17. Dan. 6. 24.
- ↑ Neem. 2. 3.
- ↑ Prov. 13. 22.
- ↑ Dan. 6. 8,12,15.
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