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Lamento sopra EZECHIELE, 32. Faraone e l' Egitto.
3 Cosi ha detto il Signore Iddio: lo altresi stenderò la mia rete sopra te, con raunata di molti popoli, i quali ti trarranno fuori col mio giacchio.
4 E ti lascerò sopra la terra, e ti getterò sopra la f accia della campagna; e farò albergar sopra te tutti gli uccelli del cielo, e sazierò di te le fiere di tutta la terra.
E metter5 la tua carne su per li monti,
ed empiero le valli della tua strage. (5 E abbeverer6 del tuo sangue la terra iiella quale tu nuoti, fin sopra i monti; e i letti de’ fiumi saran ripieni di te.
E quando ti avro spento, io coprir5 il
cielo, e faro imbrunir le stelle loro; io coprir6 il sol di nuvole, e la luna non f ara risplendere il suo lume.
Io far5 scurare sopra te tutti i luminari
della luce nel cielo, e mander6 tenebre sopra il tuo paese, dice il Signore Iddio.
E far6 che il cuore di molti popoli si
sdegnera, quando avr5 fatto pervenire it f/rido della, tua ruina fra le genti, in paesi che tu non conosci.
E far5 che molti popoli saranno attoniti
di te, e che i loro re avranno orrore per cagion di te; quando io vibrer5 la raia spada nel lor cospetto; e ciascun d’essi sara spaventato ad ogni momento nell’animo suo, nel giorno della tua caduta.
Perciocche, cosi ha detto il Signore
Iddio: La spada del re di Babilonia ti sopraggiugnerk **.
Io faro cader la tua moltitudine per
le spade d’uomini possenti, che son tutti quanti i piii fieri delle nazioni; ed essi guasteranno la magnificenza di Egitto, e tutta la sua moltitudine sark distrutta.
Ed io far6 pcrire tutto il suo bestiame
d’in su le grandi acque; e niun pie d’uomo, ne unghia di bestia, le intorbidera più.
Allora faro che le acque loro si poseranno,
e che i lor fiumi correranno a guisa d’olio, dice il Signore Iddio;
Quando avro ridotto il paese di Egitto
in desolazione, e il paese sark deserto, e vuoto di tutto cio ch’e in esso; tjuando avr6 in esso percossi tutti i suoi abitatori; e si conoscera che io sono il Signore.
Questo e un lamento, il qual si fara;
le figliuole delle nazioni lo faranno; lo faranno intorno all’Egitto, e a tutta la sua moltitudine, dice il Signore Iddio. Lamento gopra V Egitto.
Avvenne eziandi’o nell’anno duodecimo,
nel quintodecimo giorno del mese, che la parola del Signore mi f u indirizzata, dicendo:
Figliuol d’uomo, intuona una canzon
funebre sopra la moltitudine di Egitto, e accompagna il suo mortorio con le figliuole di nazioni illustri, nelle più basse paiti della terra, con quelli che scendono nella fossa.
Piu grazioso di chi sei tu? scendi, e
sii posto a giacere con gl’incirconcisi.
Essi caderanno per mezzo gli uccisi
con la spada; la spada h stata data in mano; strascinatela, con tutta la sua moltitudine.
I capi de’ prodi, colore che gh aveano
dato soccorso, che sono scesi, e giacciono incircon cisi, uccisi con la spada, parleranno con lui di mezzo il sepolcro, dicendo: ’22, Ivi ^ r Assirio, e tutta la sua raunata; Je sue sepolture sono d’intorno a lui; essi tutti sono uccisi, i quali son caduti per la spada.
Perciocche le sepolture d’esso sono
state poste nel fondo della fossa, e la sua raunata e stata posta d’intorno alia sua sepoltura; essi tutti sono uccisi, caduti per la spada; perciocche avean dato spavento nella terra de’ viventi.
Ivi e r Elamita*, e tutta la sua moltitudine,
d’intorno alia sua sepoltura; essi tutti S07Z0 uccisi, caduti per la spada, i quali sono scesi incirconcisi nelle più basse parti della terra; perciocche avean dato spavento di loro nella terra de’ viventi; e percio han portata la loro ignominia, con quelli che, scendono nella fossa.
E stato posto un letto, per mezzo gli
uccisi, a lui, e a tutta la sua moltitudine; le sue sepolture sono d’intorno a lui; essi tutti sono incirconcisi, uccisi con la spada; perciocche era stato dato spavento di loro nella terra de’ viventi; e percio han portato il lor vituperio, con quelli che scendono nella fossa; c sono stati posti per mezzo gli uccisi.
Ivi h Mesec, e Tubal, e tutta la sua
moltitudine; le sue sepolture sono d’intorno a lui; essi tutti sono incirconcisi, uccisi con la spada; perciocche avean dato spavento di loro nella terra de’ viventi.
E non giacciono con gli uomini prodi,
caduti d’infra gl’incirconcisi, i quali sono scesi nell’inferno con le loro arini: e le cui spade sono state poste sotto alle lor teste, e la cui ini(iuita e stata sopra le loro ossa; perciocche lo spavento degli uomini prodi e nella terra de’ viventi.
Cosi ancora tu sarai fiaccato per
mezzo gl’incirconcisi, e giacerai con gli uccisi con la spada.
Ivi e Edom’-’, i suoi re, e tutti i suoi
duchi, i quali, con tutta la lor forza, sono stati posti fra gli uccisi con la spada; essi giacciono fra gl’incirconcisi, e con quelli che sono scesi nella fossa.
Ivi son tutti i principi del Settentrione,
6 tutti i Sidoni, i quali sono scesi con gli uccisi, con tutto il loro spavento, I confusi della lor forza; e giacciono incir• Ger. 46. 26.
- Ger. 49. 3i. ccc,
(587 «Ger, 49. 7, ecc.